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Come salire, curvare e scendere nello scialpinismo

Scialpinismo: qual è la tecnica giusta?

7 minuti di lettura
Se chiedete agli scialpinisti qual è il bello del loro sport, vi risponderanno tutti "la combinazione fra salita e discesa.... e (ovviamente) lo stare a contatto con la natura"! Ma per poter veramente godere di questa magica combinazione e non trasformare la disciplina in un incubo, bisogna saper padroneggiare la tecnica giusta. Qual è? Scopriamolo insieme...

La tecnica dello scialpinismo in sintesi

  • Non alzate la gamba quando camminate in salita, ma spingete lo sci in avanti e scivolate sulla neve.
  • Sulle salite più ripide, applicate un carico uniforme su tutta la pianta del piede e regolate l’alzatacco in base alla pendenza.
  • Allenate le inversioni in modo da saperle padroneggiare anche nei momenti più difficili.
  • Per motivi di sicurezza, non infilate i lacci dell’impugnatura dei bastoncini da sci.
  • Esercitatevi a sciare fuori pista in un comprensorio sciistico o, se siete principianti, scegliete come prime escursioni posti che permettono di scendere sulle piste.
  • Se siete alle prime armi vi consigliamo di partecipare ad un corso di scialpinismo o a delle escursioni accompagnate per esercitare la vostra tecnica (soprattutto le inversioni) e per ricevere consigli utili.

In piano: il passo alternato

Due scialpiniste sulla neve mentre salgono a passo alternato
Con la tecnica giusta, lo sci alpinismo è un gioco da ragazzi: si sale a passo alternato. | Foto: Bergzeit

Camminare in piano con gli sci da scialpinismo è semplicissimo: è quasi come camminare normalmente, solo che non si alzano le gambe, ma si procede scivolando sulla neve. Il peso è sulla gamba davanti e quella dietro viene semplicemente spinta in avanti senza sforzo. Ad ogni passo le pelli scivolano sulla neve e permettono di non tornare indietro. Se al posto di far scivolare gli sci li si alzano si nota subito un’enorme differenza: ci vuole molta più forza e si cammina in maniera scomposta. Per evitarlo spingete lo sci in avanti e camminate a passo d’uomo. La distanza delle gambe è piuttosto normale : non troppo strette per evitare che ginocchia, scarponi sci-alpinismo e sci sfreghino l’uno contro l’altro promettendo l’equilibrio ma nemmeno troppo larghe per non perdere potenza nella camminata. Tuttavia, a volte le tracce di salita sono così profonde e strette che camminare con le gambe “giuste” è difficile. In questo caso prestate attenzione a non inciampare!

Durante la salita: adattare l’alzatacco rispetto al terreno

La lunghezza del passo dipende dal terreno. Su un tratto in piano o con poca pendenza di solito si cammina con un ritmo più veloce e fluido, quasi come nello sci di fondo. Se il pendio diventa più ripido, si fanno passi più brevi.

Se la pendenza è più ripida del 25%, si consiglia di utilizzare l’alzatacco, che aiuta a ottimizzare la posizione sugli sci affaticando meno le gambe. Idealmente, si dovrebbe sempre stare con il peso al centro degli sci, il che significa che si mette il peso su tutta la pianta del piede e non solo sulle punte. Se il terreno è ripido, soprattutto se si è alle prime armi, si tende ad inclinarsi istintivamente in avanti, ma questo è un errore perché in questo modo si sposta l’intero peso del corpo verso la punta dello sci e si scivola all’indietro. Assicuratevi quindi sempre che l’intera pianta del piede sia caricata in modo uniforme e che l’alzatacco sia regolato in base all’inclinazione del pendio.

Su pendii ripidi: come funzionano le inversioni?

Finché il terreno è relativamente pianeggiante, si può semplicemente procedere in linea retta. Se la pendenza aumenta, la si può compensare con curve e serpentine: cioè si procede perpendicolarmente rispetto al pendio facendo delle curve per salire e cambiare direzione.
Quando il pendio è più ripido, il raggio della curva diventa notevolmente più stretto e la lunghezza della falcata più corta. Gli sci sono leggermente sollevati ad ogni passo – sì, ora si può sollevare lo sci – e si girano nella direzione della curva prima ancora di iniziarla. Sono necessari circa cinque passi per un giro di 180°.

Tuttavia, se la pendenza è superiore a 35°, non sarà possibile proseguire in questo modo ma bisognerà utilizzare le inversioni “calciate”, che funzionano così: si procede fino alla fine della traccia, o fino al punto in cui si vuole cambiare direzione. Più la traccia è pianeggiante prima del tornante, più è facile girarsi. In teoria si dovrebbe stare perpendicolari al pendio e aiutarsi il più possibile con i bastoncini. Per iniziare si sposta il peso sullo sci a valle, si solleva lo sci a monte e si gira la punta nella nuova direzione. Ora siete con la faccia a monte, le gambe aperte e dovete portare nella nuova direzione anche il secondo sci. Mettete quindi il vostro peso sullo sci già girato e sollevate l’altro sci. Se si oscilla la punta verso il basso e si da un “calcetto” con il tallone, lo sci può essere girato molto più facilmente verso la nuova direzione. Inoltre, non si rimane bloccati nella neve fresca.

Uno sciatore alpinista su un pendio mentre fa inversione
Molto importante quando si scia su pendii più ripidi: padroneggiare la tecnica giusta di inversione. E’ meglio allenarla prima su un terreno pianeggiante. | Foto: Bergzeit

Imparerete a cambiare direzione in salita esercitandovi più e più volte – preferibilmente su un terreno pianeggiante all’inizio, il che vi darà più fiducia nei vostri movimenti. Quando li avrete padroneggiati, noterete quanto sia facile cambiare direzione in salita e quanto si possa stare in piedi in sicurezza sugli sci anche su terreni ripidi.

Bastoncini da scialpinismo: come usarli correttamente?

I bastoncini da sci alpinismo vengono utilizzati in modo alternato ai passi durante la salita, cioè sci destro/bastoncino sinistro e sci sinistro/bastoncino destro. I bastoncini aiutano a rimanere in equilibrio. Nelle salite ripide possono servire a scaricare un po’ di peso e aiutare ad avanzare. Se si attraversa un pendio o il terreno è più ripido da un lato, potete accorciare il bastoncino a valle: in questo modo si sta dritti e non si piegano i fianchi e le spalle. Una cosa importante sia per lo scialpinismo che per il freeride: non mettete mai i polsi nei lacci dei bastoncini. I bastoncini possono peggiorare le cadute e fungere da ancoraggio in una valanga: non riuscirete a liberarvi dei vostri bastoncini abbastanza velocemente in caso di emergenza.

Avete bisogno di altri consigli sulla sicurezza e l’equipaggiamento?

Tecnica di discesa: come scendere il pendio?

Per poter godere di tutti gli aspetti dello scialpinismo, bisogna saper padroneggiare la tecnica dello sci fuori pista. Il modo migliore per avvicinarsi al fuori pista è esercitarsi nel comprensorio sciistico su passaggi non battuti tra le piste: qui si può giocare un po’ e variare la propria posizione sopra lo sci, ad esempio inclinandosi all’indietro, in avanti o lateralmente. Questo è il modo migliore per farsi un’idea della differenza tra fuori pista e pista battuta. In generale, i movimenti in discesa devono essere dolci e non a scatti, e la tensione del corpo deve essere maggiore rispetto a quando si scia in pista. È meglio sciare con gli sci stretti, quasi chiusi. I talloni sono leggermente caricati senza che la parte superiore del corpo sia in posizione arretrata. Piegarsi sulle ginocchia e rialzarsi rende più facile girare gli sci.

Uno sciatore mentre scende un pendio
Dopo la salita arriva la discesa! L’impostazione migliore? Ginocchia rilassate, sci piuttosto stretti, busto in avanti!| Foto: Bergzeit

Non sempre si scia su neve fresca: a volte ci si ritrova a sciare su neve vecchia, molto compatta a causa dello scongelamento e del ricongelamento, che può formare delle croste in superficie. Se la neve giacciata regge, potete fare curve strette ma corri il rischio di rompere lo strato superficiale: la neve che sta sotto bloccherebbe gli sci in modo talmente brusco quasi da lanciarvi fuori dagli scarponi. In questo caso conviene evitare le curve strette, caricare gli sci in modo uniforme, con un movimento sciolto. Può essere meno divertente, ma è sopportabile. Questo vale anche per la neve pesante e la neve bagnata: le curve strette non sono la scelta migliore in queste condizioni, ma se il terreno lo permette è meglio fare curve ampie.

Scialpinismo sulle piste

Le regole devono essere rispettate in modo che scialpinisti e sciatori non si ostacolino a vicenda e che entrambi possano godersi il loro sport. Le regole delle piste della Federazione Internazionale di Sci FIS valgono anche per gli scialpinisti e aiutano, ad esempio, a evitare le collisioni. Per avere maggiori informazioni ti invitiamo a consultare il sito dell’associazione maestri di sci o il sito del cai (regole FIS).

Non vedi l’ora di buttarti sulle piste e allenare la tua tecnica da scialpinismo? Controlla di aver tutto in ordine, in caso contrario dai un’occhiata allo shop di Bergzeit per rifornirti:

 

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