Crash pad, cioè? Crash = Schianto, Pad = Tappetino.
Se questo termine non ti suona famigliare, devi sapere che i crash pad sono dei materassini, che permettono di attutire le cadute ed evitare degli atterraggi bruschi quando si fa boulder all’aperto. I crash pad sono quindi uno strumento necessario per ridurre il più possibile rotture, distorsioni e ferite in generale quando si provano dei boulder in falesia. Ne esistono di diversi tipi e dimensioni, in questa pagina vedremo come scegliere il materassino da boulder più adatto a seconda dell’uso che pensi di farne. Nella tabella crash pad troverai inoltre una panoramica dei modelli più “famosi” presenti sul mercato.
Che cosa è un crash pad?
![Una ragazza spottera un climber che fa un boulder](https://static.bergzeit.de/out/pictures-imago/generated/magazin_prod/91/29/bz_mag_article_medium/2020_08_2018_12_bergzeit-crashpad.png)
Il concetto di un crash pad è tanto semplice quanto geniale: si tratta di un materassino pieghevole che
- è leggero,
- è facile da trasportare,
- attutisce e ripara le cadute anche quando il terreno sotto il boulder è disomogeneo e presenta massi appuntiti.
Il suo successo non ha bisogno di prove: da quando il crash pad è stato inventato, i climber non ne fanno più a meno e si spingono alla ricerca di nuove sfide, affrontano movimenti più duri e distanti, arrampicano nuovi massi il tutto ovviamente senza corda ma con qualche sicurezza in più. Perché non bisogna dimenticare che uno degli aspetti che caratterizza il boulder è la pochissima attrezzatura richiesta: scarpette da boulder, magnesite per le giornate più calde, un crash pad e pronti via …!
Da cosa è composto un crash pad?
Un crash pad di solito è composto da 2 o 3 (ma in realtà si può arrivare fino a 5) strati diversi:
- lo strato superiore, relativamente duro, distribuisce l’impatto della caduta su tutta la superficie. Questo strato di solito è costituito da una spugna o schiuma a pori chiusi o simili.
- lo strato sottostante, invece, è più morbido e ha il compito di ammortizzare la caduta. In generale per questo strato vale la regola: più alta è la qualità della schiuma, più a lungo durerà il crash pad. Qui vengono spesso utilizzati diversi tipi di schiuma con diverse durezze (per garantire ad esempio una protezione contro le forature). A seconda delle schiume usate, il risultato sarà un materassino a tre o quattro strati.
La durata del crash pad dipende da due fattori in particolare:
- la qualità della schiuma utilizzata,
- l’intensità di utilizzo.
![Due tipi di crash pad a taco e a piega](https://static.bergzeit.de/out/pictures-imago/generated/magazin_prod/eb/18/bz_mag_article_medium/2020_08_2016_10_guida_acquisto-crashpad-taco-vs-burrito.jpg)
Quali tipi di crash pad esistono e per quali usi sono progettati?
Esistono diversi tipi di crash pad, che presentano tutti sia dei vantaggi che degli svantaggi.
Tra questi ci sono i materassini “a taco“, “a piega” e i “sit start”.
- A piega: è il classico modello diviso in due da una cucitura centrale, che si apre e si chiude come un libro. La sua grande superficie si presta particolarmente ai terreni piatti. Dotato di spallacci, questo crash pad è facile da trasportare ed è compatto per metterlo in macchina. Alcuni modelli si ripiegano in 3 per ottimizzare ancora di più il rapporto tra ingombro, trasporto e superficie di atterraggio.
- Vantaggio: offrono una superficie di atterraggio molto ampia pur restando facilmente trasportabili sulla schiena e avendo poco ingombro in macchina.
- Svantaggio: la cucitura centrale minuisce il comfort di atterraggio e costituisce il punto debole del crash pad.
- A Taco: non ha divisioni interne e si ripiega su se stesso come un taco. Una volta aperto offre una superficie di atterraggio unica con un’ammortizzazione uniforme. Si adatta molto bene a tutti i tipi di terreno anche quelli più disomogenei. Non avendo di divisioni interne, quando lo si ripiega diventa più voluminoso ed è leggermente più complicato da gestire in quanto a ingombro.
- Vantaggio: ammortizzazione uniforme della caduta su tutta la superficie.
- Svantaggio: la schiuma usata in questi modelli tende a rovinarsi più velocemente nel punto di ripiegatura. Inoltre, questi crash pad sono più voluminosi sia nel trasporto che nello stoccaggio.
- Sit Start: particolarmente piccoli e non molto spessi , non sono pensati tanto per ammortizzare grandi cadute ma per proteggere le partenze da terra. Sono infatti usati principalmente per i traversi e per parare i movimenti a basse altezze. Raramente sono usati da soli, ma quasi sempre combinati con un crash pad normale. Un esempio di sit start o sitpad è il Beal Addition Pad.
Detto questo, la scelta del crash pad giusto dipende sempre da ciò che si ha in mente. Ad esempio per i boulder highballs è necessario un crash pad con uno spessore di almeno 10 millimetri e un’area di atterraggio di grandi dimensioni. Se invece si cerca un crash pad piuttosto polivalente, si può puntare sui classici materassini come il Grivel Crashpad.
Dettagli importanti
![Un ragazzo arrampica mentre una ragazza gli fa sicura](https://static.bergzeit.de/out/pictures-imago/generated/magazin_prod/71/37/bz_mag_article_medium/2020_08_2018_12_bergzeit-crashpad-vertikal-bergzeit.png)
Come si usa correttamente un crash pad? Nulla di complicato: si apre il materassino, lo si posiziona sotto il masso e si comincia ad arrampicare! Ma ci sono comunque alcune caratteristiche aggiuntive che possono risultare parecchio pratiche:
- Materassini da boulder collegabili: li fa in particolare la Ocun. Con cerniere o chiusure a velcro i crash pad possono essere attaccati l’un l’altro anche in lunghezza – perfetto per le traverse. Un ulteriore vantaggio: il crash pad può essere utilizzato anche come tappetino isolante!
- Maniglie: in questo modo lo spotter può posizionare rapidamente e correttamente il pad. Inoltre rende più facile il trasporto in loco.
- Sistemi di trasporto: a seconda dello spessore e della grandezza, il peso può diventare davvero importante. Quindi, se si prevede di trasportare più crash pads, si dovrebbe almeno avere un sistema di trasporto decente con spallacci buoni e la cintura in vita.
- Raschietto per le scarpe: incluso in alcuni crash pad come l’Edelrid Crux o l’Ocun Dominator. Perché soprattutto quando si è fuori è meglio pulire la suola delle scarpette prima di affrontare la roccia. Non solo avrai più stabilità ma i climber dopo di te apprezzeranno che non hai “sporcato” gli appigli.
- Transport crash pad: la Ocun Paddy Sitcase è una combinazione tra uno start pad e una custodia di Ocun. Con essa è possibile trasportare scarpe, magnesite e provviste varie fin sotto la roccia. Grazie alla cerniera non si perde nulla per strada e sul posto si ha un piccolo materassino aggiuntivo.
- In alternativa, Black Diamond ha sviluppato una combinazione di zaino e crash pad con il suo Pipe Dream
- Tenda: Edelrid ha progettato una chicca speciale per il suo Highball-Pad Crux II. Durante il giorno ci si cade sopra, mentre la sera ci si dorme sopra! Basta aggiungerci la tenda abbinata in cima 😉
- Terreno in pendenza: All’Outdoor 2016, Edelrid ha presentato il “Balance”, un nuovo crash pad che si adatta anche al terreno in pendenza.
Conclusione: come trovare il crash pad giusto?
Per trovare il modello più adatto alle tue esigenze, lasciati guidare da queste dritte. Cerchi un crash pad polivalente o per uno per proteggere negli highball? O forse un materassino aggiuntivo per le partenze a terra o per i traversi?
- Crash pad polivalente: peso gestibile, area di atterraggio limitata (circa 1 metro quadrato), ammortizzazione media (8-11 centimetri)
- Crash pad per Highball: buona ammortizzazione (almeno 11 centimetri) e protezione contro le forature (di solito tre strati); ampia superficie di atterraggio (circa 1,5 metri quadrati), il peso è una questione di poco conto.
- Materassino aggiuntivo: piccolo e leggero; per traversi, partenze da terra o per coprire spazi vuoti e pietre
Panoramica di mercato: cosa trovi su Bergzeit
Ci sono moltissimi crash pad sul mercato. Abbiamo elencato tutti quelli dell’assortimento Bergzeit con i loro dati più importanti: ti potrai fare un’idea sul peso di trasporto, sulla grandezza dell’area di atterraggio, sulla forma e sulla costruzione del materassino.
- Costruzione: qui ritroviamo la distinzione tra “a piega”, “a taco”, “sit start”.
- Spessore: lo spessore del crashpad indica per quali situazioni può essere usato.
- Dimensioni di apertura: un’area di atterraggio più ampia può essere utile per le cadute più alte.
- Dimensioni di trasporto: se il materassino non si adatta alla macchina, il trasporto può essere difficile…
- Peso: Con un accesso breve il peso non è un problema, ma se si deve camminare parecchio la storia cambia…
- Caratteristiche particolari: dettagli speciali dei vari modelli.
Produttore | Nome | Forma: Taco, A piega, Sit Start |
Spessore in cm |
Dimensioni da aperto |
Dimensioni da chiuso | Peso | Particolarità |
Edelrid | Sit Start II | Sit Start | 5 | 90x55cm | 5x 55x 90 cm | 1 kg | Il Crash pad Edelrid Sit Start II è perfetto per partenze da seduti complicate o come aggiunta ai materassini più grandi. Una caratteristica interessante sono i manici realizzati con i residui di corda riciclata. |
Edelrid | Balance | Taco | 5,5 | 140x110cm | 5,8 kg | Con l’Edelrid Balance, le superfici di atterraggio irregolari sono un ricordo del passato. Il crash pad di alta qualità compensa quasi tutte le irregolarità. | |
Grivel | Grivel | A Piega | 8 | 126x90cm | ca. 16x 62,5x 90cm | 3,5 kg | Il crash pad di Grivel assorbe l’energia d’impatto con un nucleo morbido grazie ai suoi tre strati. |
Grivel | Trend | 10 | 120x110cm | 4,9 kg | Non solo il crash pad Grivel ha un ottimo aspetto, ma è anche composto da tre strati e offre un’ottima ammortizzazione. | ||
Metolius | Short Stop | Sit Start | 2 | 92x58xm | Questo piccolo crash pad è ottimale per le partenze difficili e perfetto per trasportare l’attrezzatura da boulder. | ||
Moon | Warrior | Taco | 12 | 130x100cm | 6 kg | Non disponibile al momento | |
Ocun | Paddy Sitcase 3-in-1 Sitzstart | Sit Start | 6 | 100x48cm | 6x48x100cm | 1,6 kg | Non disponibile al momento |
Ocun | Paddy Moonwalk | A Piega | 10 | 132x100cm | ca. 20x 66x 100 cm | 5,5 kg | Non disponibile al momento |
Ocun | Paddy Dominator | A Piega | 14,5 | 132x100cm | 29x66x100cm | 6,4 kg | Non disponibile al momento |
Petzl | Nimbo | Sit Start | 3 | 75x50cm | 3x 50x 75cm | 700 g | Il crash pad di Petzlè progettato per basse altezze, ma è ottimale per il boulder. |
Mammut | Crashiano | 12 | 156x110cm | 8 kg | Il crash pad di alta qualità di Mammut è il fratello maggiore dello Slam Pad. Grazie ai tre strati di schiuma di qualità svizzera, ha un’eccellente ammortizzazione. |