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Tra neve e ghiaccio

Lista attrezzatura alpinismo: l’alta quota in estate

7 minuti di lettura
Un'escursione in alta quota richiede molto più tempo e preparazione rispetto alla classica gita in montagna. Anche a livello di attrezzatura, si deve avere il materiale specifico. Questa lista ti aiuta a preparare correttamente lo zaino per la tua prossima avventura alpinistica.

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Altre liste attrezzature per la montagna nel magazine di Bergzeit:

Qual è il peso ideale dell’attrezzatura da alpinismo?

Purtroppo non è cosi semplice dare una risposta, non esiste un peso standard ideale. Per poterti dare un’idea sul peso adatto per te ci siamo fatti aiutare da una guida alpina.

una alpinista sulla neve
Avere con sé tutto ciò di cui si ha bisogno, ma non avere ancora troppo peso addosso e nello zaino – questo è un aspetto importante per la sicurezza, soprattutto in un tour alpino. | Foto: Carsten B. via ulligunde.com

La regola di base per orientarsi su quante cose portare in alta quota è lo stessa di quando si fanno le valigie per viaggiare: tutto il necessario ma il meno possibile! Come trovare il giusto equilibrio e non portare attrezzatura inutile? La parola chiave è pianificazione! Studiando in anticipo l’escursione o il giro che si vuole fare, pianificando le soste e decriptando i punti critici si puo capire di quale e di quanta attrezzatura si avrà bisogno.

Un’altra chiave per orientarsi è la dimensione dello zaino. Per un giro di due giorni in alta quota dovrebbe essere sufficiente uno zaino da 30 o 35 litri. A dir la verità anche nei giri più lunghi non è necessario avere più spazio nello zaino – più materiale significherà più peso!

Ricorda: se ti porti dietro attrezzature inutili e pesanti, avanzerai più lentamente, il che inevitabilmente cambierà i tempi e i piani del tuo giro. Ma attenzione, lo spazio e il peso non sono buone scuse per lasciare a casa le attrezzature di emergenza!

Il parere di una guida alpina

Ma quindi: “Di cosa si ha bisogno e cosa è meglio lasciare a casa quando si vuole fare un’escursione alpinistica?

Markus Höß, guida alpina, ci rileva il suo parere:

“Purtroppo mi capita sempre più spesso di vedere persone in alta montagna cariche di attrezzatura pesante ma che non hanno quasi idea di cosa sia o di come si usi in caso di emergenza. Di base è un errore psicologico: si pensa che avere molto materiale possa aumentare la propria sicurezza – ma non è cosi! Al contrario: più si trasporta, più lo zaino diventa pesante e più si è lenti. Il che significa che si è anche più a lungo nelle zone pericolose. Bisogna saper scegliere il materiale giusto ed evitare eccessi.

Quando vado su un ghiacciaio, devo avere con me abbastanza materiale da poter fissare un ancoraggio solido nel ghiaccio o nel permafrost e da poter costruire una carrucola. E non mi serve molto: una mezza corda, una piccozza, una vite da ghiaccio, alcuni moschettoni, cordini statici e forse un piccolo bloccante sono sufficienti per salvare efficacemente una persona caduta in un crepaccio.

un alpinista sulla neve
Se guardate con attenzione il tour previsto in anticipo, potete valutare di quale attrezzatura avete realmente bisogno. E non è necessariamente molto. | Foto: Sven G. via ulligunde.com

Non prenderei mai più di due chiodi da ghiaccio per ogni cordata per una semplice escursione su un ghiacciaio. Per molte escursioni è sufficiente una mezza corda impregnata di 50 metri. Questa con possibilmente un imbrago a nastro (sottile e leggero) ci permette anche si fare sicura su creste di roccia nelle ascensioni in vetta. Un’altra cosa da lasciare a casa sono i nuts e i friends: una semplice picozza da ghiaccio è sufficiente per quasi tutte le escursioni normali in alta quota e non ti servono chiodi da ghiaccio o che.
E questa lista potrebbe continuare ben oltre – ma possiamo riassumere dicendo che è importante sapere esattamente come usare ogni attrezzo che ho con me in caso di emergenza. Se non è così, allora è inutile averlo preso!”.

Importante: l’attrezzatura è solo una piccola parte della preparazione alla salita. Una buona pianificazione del giro e la padronanza delle tecniche di assicurazione, ecc. non possono essere compensate da un maggior numero di attrezzature!

Cosa devo sapere prima di fare alpinismo?

Chiunque decida di andare in alta quota deve essere ben preparato.
La preparazione non si riferisce solo all’attrezzatura da alpinismo e alla pianificazione dell’escursione, ma anche alla condizione di allenamento dell’alpinista. La forma fisica e mentale sono un requisito assoluto per affrontare le zone innevate e ghiacciate al di sopra dei 2.500 metri di altitudine durante tutto l’anno.

due alpinisti in montagna
La forma fisica e mentale, una buona pianificazione del tour, la conoscenza dell’ingegneria della sicurezza e la consapevolezza delle valanghe e, non da ultimo, l’attrezzatura alpinistica giusta sono essenziali per il successo di un tour in montagna. | Foto: Tempo di montagna

Chiunque vada con i ramponi su un ghiacciaio, affronti un terreno innevato o comunque faccia parte di una cordata in alta quota dovrebbe essere ben addestrato e pronto ad agire in caso di emergenza. Oltre alle tecniche di sicurezza nel soccorso in montagna e nei crepacci, si dovrebbe essere in grado di valutare e salvare i compagni anche in caso di valanghe – e questo non solo se si fa sci alpinismo. Per questo motivo, se sei alle prime armi, ti consigliamo fortemente di frequentare un corso del club alpino.

Nonostante una pianificazione perfetta, delle attrezzature adatte e le migliori condizioni fisiche, qualcosa può (purtroppo) sempre andare storto – soprattutto di questi tempi, in quanto viviamo un forte cambiamento climatico, con il ritiro e lo scioglimento dei ghiacciai.
Soprattutto nelle escursioni alpine combinate, dove ci si trova su roccia e ghiaccio, i pericoli devono essere valutati con attenzione. È sempre consigliabile informarsi sulle condizioni attuali in loco, ad esempio presso il gestore del rifugio dove si pernotta oppure presso la guida alpina o ancora consultando meteo e livello di pericolo di valanghe.

Informarsi in anticipo sulle condizioni e avere una buona capacità autocritica riuscendo a capire quando ritirarsi (per stanchezza, condizioni meteo o altro) permette sicuramente di avere una migliore esperienza in alta quota. Che si tratti di un’escursione in quota di più giorni con pernottamenti in rifugi, di un’uscita con gli sci da scialpinismo o di un’escursione estiva in quota – vale sempre la stessa regola: l’escursione è riuscita solo quando si è tornati a valle in tutta sicurezza!

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