• Seit 1999 online
  • Powered by 350 Bergsportler
  • Am Puls der Berge
World Climbing Destination

Arrampicata sportiva in Sardegna

10 minuti di lettura
Definita “world climbing destination” la Sardegna è un gioiellino per l’arrampicata. Tantissime falesie sparse su tutta l’isola: come orientarsi nella scelta della destinazione? Come organizzare la propria vacanza di arrampicata sull’isola? Maurizio Oviglia, alpinista e arrampicatore esperto della Sardegna, ci racconta tutto quello che c’è da sapere per godersi al massimo quest’isola.

Non è facile offrire un quadro generale sull’arrampicata sportiva in Sardegna. Si sa che l’isola occupa ormai uno dei primi posti nell’immaginario dei climbers di tutto il mondo, dunque stiamo parlando di una vera e propria “world climbing destination”, come definiscono oggi i “santuari” dell’arrampicata.

L’errore più comune è però pensare che la Sardegna sia simile a Kalymnos, oppure a Creta. In realtà è molto, molto più grande. Ciò vuol dire che vi sono migliaia di vie ma, soprattutto, che non è possibile girarla tutta in macchina in una mezza giornata o visitarla tutta in una settimana; ormai occorre scegliere una zona in particolare e concentrarsi su quella, lasciando le altre alle vacanze successive.

Ma su che zona dobbiamo concentrarci per essere sicuri di prendere subito il meglio per la nostra prima vacanza di scalata sull’isola?

Proviamo a suddividere la Sardegna in alcune macro zone sotto il profilo dell’arrampicata sportiva, dello stile di scalata e del tipo di roccia. Successivamente potremo fare dei distinguo a seconda della stagione ideale per visitarle.

Il Nord Sardegna

Le zone sviluppate per l’arrampicata sportiva sono concentrate soprattutto nei dintorni delle città di Sassari ed Alghero. Si tratta esclusivamente di calcare, con arrampicata prevalentemente in strapiombo su buchi.

Alla periferia della città di Sassari vi sono una gran quantità di settori con uno sviluppo che varia dai 10 ai 20 metri, con qualche via poco più lunga. Lo stile è quasi sempre atletico su buchi netti, una scalata apprezzata soprattutto dall’ultima generazione di scalatori che proviene dalle sale indoor. Le difficoltà variano dal 6a all’8b.

Tuttavia consiglio a coloro che cercano le vie facili, l’ambiente panoramico e le scalate di grande respiro, di tralasciare queste falesie in favore di altre. A questi requisiti risponde però Monteleone Roccadoria, a 30 km da Alghero, che invece propone tiri lunghi e non sempre atletici, ampi spazi e panorami, indimenticabili tramonti sul lago. Le vie sono un centinaio e variano dai 10 ai 40 metri di lunghezza, con difficoltà dal 4 all’8a+. Stile dalla placca allo strapiombo, a seconda dei settori ma in generale arrampicata più tecnica e di movimento rispetto alle falesie sassaresi. Sole nel pomeriggio.

Ilaria Martinez su King Arthur, Monteleone Roccadoria

Maurizio Oviglia

Ilaria Martinez su King Arthur, Monteleone Roccadoria


L’ultima falesia interessante nel nord Sardegna è la piccola parete di Casarotto a Capo Caccia, affacciata direttamente sul mare e sulle splendide scogliere di questo promontorio. La parete vale sicuramente una visita ma offre delle criticità legate al materiale con cui è attrezzata, fortemente esposto alla salsedine e quindi non sempre affidabile. Nella grotta troverete una ventina di vie dal 5b all’8a, ambiente super a due passi dalla bella cittadina di Alghero.

Il sud ovest, l’Iglesiente

Il sud ovest della Sardegna è, insieme alla zona di Cala Gonone, l’area che storicamente ha conosciuto una grande sviluppo dell’arrampicata sportiva a partire dalla metà degli anni ottanta. Possiamo dunque dire che, insieme al Supramonte e l’Ogliastra, è una zona assolutamente da visitare.

Le falesie di arrampicata si dividono tra quelle site lungo la costa, di cui la più famosa è Masua, a quelle nascoste tra le montagne dell’interno. Tra queste l’area di Punta Pilocca e Gutturu Pala, site in territorio comunale di Fluminimaggiore, beneficiano di un calcare grigio di eccezionale qualità.

Claudia Mura a Chinatown. Domusnovas

Maurizio Oviglia

Claudia Mura a Chinatown. Domusnovas


Claudia Mura a Chinatown. Domusnovas

Maurizio Oviglia

Le pareti del Castello dell’Iride, Masua


L’entroterra di Domusnovas è invece un mondo a sé, una grande climbing area con decine di falesie e quasi 800 vie da provare. Gli stili spaziano dalla placca alla grotta strapiombante, con alcune vie che raggiungono addirittura il 9a ed il 9b, liberato niente meno che da Adam Ondra. Le falesie di Domusnovas sono molto eterogenee e sempre ben curate e frequentate dagli arrampicatori locali, essendo la zona prediletta dagli arrampicatori cagliaritani. E’ possibile arrampicare in ogni stagione e scegliere l’esposizione e lo stile più conveniente.

Sulla costa, nelle zone di Masua e di Buggerru, il calcare è il più antico di Europa e anche qui di ottima qualità. Lo stile è tecnico ed il panorama sulle scogliere assicurato. Tutto l’Iglesiente, nonostante in passato abbia subito una devastazione a causa dello sfruttamento minerario, rimane un territorio selvaggio e ricco di fascino. Se non amate la movida ma piuttosto i solitari e romantici tramonti su spiagge quasi deserte, il sud ovest fa per voi!

Il centro Sardegna

L’entroterra della Sardegna nasconde alcune interessanti aree di arrampicata. Tra esse vi consiglio la visita di Isili, divenuta famosa negli anni novanta per le sue falesie strapiombanti (a Isili non esistono vie di placca!), Samugheo e Monte Arci.

Marco Bussu al settore Apoteosi Samugheo

Maurizio Oviglia

Marco Bussu al settore Apoteosi Samugheo


  • Isili è una zona molto ristretta ma con una grande concentrazione di falesie. Le vie sono quasi 250 sparse in una moltitudine di settori, le difficoltà spaziano dal 5a all’8c.

  • Samugheo non è molto distante ed è un centro che ha conosciuto un grande sviluppo negli ultimi anni. I settori sono molti e tutti di splendida roccia, con stili che spaziano dalla placca allo strapiombo. L’unico neo di Samugheo rimane l’accesso alle falesie, un po’ ripido ed in discesa anche se occorre dire che negli ultimi anni ci si è dati parecchio da fare nella tracciatura dei sentieri.

  • Monte Arci, infine, è una falesia atipica di basalto posta in posizione molto panoramica sull’omonimo monte, non distante da Oristano. Lo stile di arrampicata è atletico di continuità su piccole tacche nette e qualche fessura.

L’Ogliastra

L'isola del tesoro, Jerzu

Maurizio Oviglia

L’isola del tesoro, Jerzu


Questa grande area geografica, posta sulla costa orientale sotto il Supramonte, sta divenendo negli ultimi anni la zona più famosa e frequentata dell’arrampicata sportiva in Sardegna. Le falesie attrezzate sono decine e le vie spaziano davvero su tutti gli stili e le difficoltà.

Possiamo distinguere due poli:

  • a nord l’area di Baunei,
  • a sud quella dei Tacchi di Jerzu e Ulassai.

Due calcari molto diversi ma eccezionalmente adatti alla pratica dell’arrampicata sportiva. Le due aree sono molto diverse e consiglio di visitarle entrambe, dedicando almeno una settimana a ciascuna, eventualmente alternando le giornate, se trovate un appoggio a metà strada.

Baunei offre un connubio perfetto tra mare e arrampicata. Le falesie si affacciano su una delle coste più belle e selvagge d’Europa, la placca predomina anche se non mancano le grotte e i lunghi strapiombi a canne. Ogni falesia è posta in un contesto naturalistico notevole, il che fa di Baunei una delle zone più gettonate dagli arrampicatori Europei. Oltre alle numerose falesie di calcare, non manca il granito e il porfido, perfettamente inserito come un diamante in un mare di calcare. Insomma l’offerta è più che completa.

Jerzu e Ulassai non sono sul mare (anche se distano solo 30 minuti di auto da esso) ma offrono un ambiente naturale molto simile a quello della Catalogna che piace molto agli arrampicatori di un certo livello. Lunghe muraglie di roccia splendida e aderente con centinaia di vie attrezzate. Un paradiso, soprattutto per chi predilige i lunghi tiri tecnici e su tacche. I grandi strapiombi sono rari, l’arrampicata si svolge quasi sempre su muri infiniti, talvolta veramente spettacolari.

Il Supramonte

È storicamente l’area dove è nata l’arrampicata sportiva in Sardegna.
Le prime vie di Cala Gonone risalgono ai primi anni ottanta e portano la firma di Heinz Mariacher, Bruno Pederiva, Manolo!

Successivamente le falesie della Cala hanno conosciuto un grosso impulso e, negli anni novanta e duemila, Cala Gonone era indubbiamente un centro di arrampicata conosciuto in tutto il mondo.

Negli ultimi anni Cala Gonone ha segnato un po’ il passo nei confronti di Baunei e Ulassai ma ultimamente sta recuperando, anche grazie all’aggiunta delle falesie di Oliena, Urzulei, Lula e Siniscola che aumentano l’offerta.

Il grosso vantaggio di Cala Gonone rimane quello di avere una grande quantità di falesie affacciate sul mare in uno spazio geografico ridotto e in un contesto naturalistico di grande bellezza. Il che ne fa la destinazione preferita di molti stranieri che prediligono una vacanza mare-arrampicata, magari con la famiglia.
In questo Cala Gonone rimane una destinazione perfetta. In ogni caso, come detto, consiglio una visita alle falesie della Valle di Lanaitto o di Genna Croce e Serra Oseli. Calcare grigio eccezionale e arrampicata (spesso molto) tecnica.

Cecilia Marchi alla Poltrone Alta, Cala Gonone

Maurizio Oviglia

Cecilia Marchi alla Poltrone Alta, Cala Gonone


Arrampicare in Sardegna in piena estate o in inverno

Il periodo ideale per arrampicare sull’isola sono indiscutibilmente le mezze stagioni, la primavera e l’autunno. Tuttavia è possibile arrampicare anche in estate ed in inverno, avendo cura di seguire alcune indicazioni.

Inverno

Gli inverni in Sardegna non sono mai particolarmente piovosi, se non per brevi periodi. In tardo autunno si possono, ad esempio, verificare anche delle notevoli alluvioni. Ma sono comunque eventi eccezionali.

Normalmente le piogge sono di breve durata ed il vento, particolarmente dai quadranti nord-occidentali (maestrale), è molto frequente. In inverno è quindi necessario scegliere delle falesie esposte al sole e fare molta attenzione al vento, avendo cura di prediligere i settori riparati.

Con buone previsioni meteo è difficile sbagliare e sono molto rare le giornate in cui non si riesce ad arrampicare, almeno in qualche settore. La roccia non rimane bagnata a lungo dopo la pioggia e, a seconda del vento, può asciugare anche nel giro di 30 minuti.

Se piove, tuttavia, i settori riparati non sono molti ma sempre specificati nelle guide. Prestare attenzione al vento da sud (scirocco e libeccio) perché rende la roccia gialla molto scivolosa.

  • In inverno le falesie più consigliate sono quelle di Roccadoria, Isili, Samugheo, Domusnovas, Masua, Cala Gonone, Quirra e Baunei.
Simone Sarti a Conca Manna, Isili

Maurizio Oviglia

Simone Sarti a Conca Manna, Isili


Estate

Le estati sull’isola sono calde ma le giornate afose, grazie alla presenza del vento, sono assai rare. Può capitare quindi che, nonostante la temperatura raggiunga nelle ore più calde i 30/35 gradi, magari qualche grado in più che nel nord Italia, la bassa umidità consenta di scalare bene all’ombra. Come si può facilmente immaginare, il caldo sarà più sopportabile se non si rimane in vicinanza del mare ma si scelgono falesie nelle zone montane.

In Sardegna le falesie estive si trovano ad una quota di circa 600/1000 metri e sono concentrate tutte nella zona dei Tacchi di Jerzu (Ulassai, Osini, Ussassai e Jerzu) e dell’alto Supramonte (Oliena e Urzulei). In queste zone, durante le ore d’ombra, si arrampica con una temperatura accettabile compresa, a seconda delle giornate, tra i 20 e 30 gradi. In presenza di maestrale, la temperatura e l’aderenza sono ancora migliori.

Vicino al mare è comunque possibile scalare se la gornata non è particolarmente calda. Alcune falesie di Cala Gonone, Baunei, Domusnovas, sono frequentabili anche in estate.

Tatjana Goex settore Scalette, Baunei

Maurizio Oviglia

Tatjana Goex settore Scalette, Baunei


Guide di arrampicata consigliate

Le guide Pietra di Luna, edite dall’editore Fabula, da ormai 35 anni si occupano di recensire tutte le falesie e le vie lunghe della Sardegna. Nel 2012 è uscita l’ultima edizione di Pietra di Luna che copre tutta la Sardegna.

Da quella data sono usciti vari aggiornamenti che trattano singole zone: Baunei, Jerzu/Ulassai e Domusnovas.

Nel 2021 è uscita una Pietra di Luna dedicata esclusivamente alle falesie di Cala Gonone e dintorni (Oliena, Urzulei, Lula, Siniscola). Aggiornamenti e nuove falesie e sui nuovi libri si trovano anche sul web sul sito pietradiluna.com e planetmountain.com

Punti di appoggio

Le zone di arrampicata beneficiano di numerosi servizi.

  • Nella zona di Cala Gonone e di Baunei, oltre ai B&B è possibile trovare campeggi (solo stagione estiva) e appartamenti.
  • A Ulassai e Jerzu, numerosi B&B e climbing house.
  • La zona dell’Iglesiente è invece più problematica da questo punto di vista. B&B a Villamassargia e Nebida, appartamenti in affitto a Domusnovas.
  • A Isili B&B e Hotel a buon prezzo per arrampicatori.

Il campeggio libero è per ora tollerato nelle zone di Ulassai, Jerzu, Iglesiente, Isili, Monteleone Roccadoria. Ovunque campeggiate, rispettate le proprietà private e gli animali allo stato brado.

  • Importante: non tagliate mai alberi o stalattiti nelle grotte. Non segnate sentieri con la vernice, non asportate sabbia o ciottoli dalle spiagge.

Altri consigli utili di viaggio

Le tratte di traghetto consigliate per raggiungere la Sardegna sono Genova-Olbia e Livorno-Olbia. Vi sono corse diurne e notturne. Generalmente su queste tratte operano tre o quattro compagnie, sul web è possibile prenotare con facilità. In aereo gli aeroporti consigliati sono Cagliari-Elmas, Olbia e Alghero. Qui è possibile affittare un’auto ma attenzione ai prezzi, non sempre vantaggiosi. Esistono compagnie che affittano camper.

Altri articoli per arrampicare in Italia:

1 1 vote
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Unsere Top Outdoor Kategorien


Bergzeit Magazine - Il tuo blog per gli sport di montagna e la vita all‘aperto

Benvenuti nel blog di Bergzeit! Qui troverai test dei prodotti, consigli per le tue escursioni, istruzioni per la cura dei tuoi prodotti e suggerimenti per l‘allenamento. Dalla A di Alpspitze alla Z di Zoncolan. La redazione del magazine di Bergzeit, insieme a molti autori esterni ed esperti di alpinismo, scrive articoli su tutti i temi più importanti della montagna e della vita outdoor.